Ripensare dove e come lavoriamo
Author: Dean Fernandes
In un’era in cui la resilienza è tutto, ridefinire l’esperienza lavorativa sta diventando fondamentale per il business. È in corso una ridefinizione della forma e funzione di uffici, fabbriche, ambienti di lavoro remoti e persino riunioni ed eventi.
Le sale riunioni, gli ascensori e le salette per le pause sono pronte? I dipendenti si sentiranno sicuri nelle linee di produzione? Chi lavora da remoto lo fa con la massima produttività? Come interagire con i clienti?
La crisi comporta un rapido passaggio agli ambienti di lavoro virtuali
L’emergenza COVID-19 ha costretto grandi imprese e organizzazioni governative ad adottare rapidamente nuovi processi e tecnologie per supportare il lavoro da remoto. DXC Technology ha risposto all’appello:
- Un gruppo di 37 ospedali si è affidato a DXC per medicalizzare centri di supporto, installare 3.500 VPN e aggiornare la gestione di rete per consentire agli operatori sanitari di lavorare da remoto.
- Un fornitore del settore della difesa si è rivolto a DXC per implementare un dashboard che mostra i dispositivi presenti in 119 sedi, consegnare 1.200 laptop in una settimana e gestire un’impennata del 200% delle chiamate all’help desk in un solo giorno.
- Un’azienda farmaceutica globale si è affidata a DXC per allestire un nuovo help desk basato su cloud, completamente funzionale, in sole 48 ore.
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Sono queste le ardue domande che si pongono le aziende mentre ripensano non solo gli spazi in cui lavorano i dipendenti, ma anche le loro esperienze in tali spazi. Ci saranno cambiamenti negli ambienti di lavoro fisici e cambiamenti nel nostro modo di lavorare: riunioni, formazione, conferenze e altro ancora.
Il cambiamento è sempre difficile, soprattutto quello culturale. Dal sondaggio sui leader aziendali 2020 è emerso che il 65% degli intervistati ritengono che la riluttanza dei dipendenti a cambiare le abitudini di lavoro rappresenta un ostacolo al cambiamento tecnologico dell’organizzazione. Ma il rapido passaggio al lavoro da remoto sta sovvertendo anche questo aspetto.
Ora molte persone prediligono lavorare da casa e apprezzano la flessibilità che questa modalità di lavoro può offrire, non solo a sé stesse ma anche al business. I dipendenti hanno scoperto una nuova propensione al cambiamento e alla sperimentazione in termini di strumenti e stili di lavoro. Adottare queste nuove prospettive e trovare modi innovativi di reinventare l’esperienza lavorativa consentirà di prepararsi meglio al successo.
Creare un nuovo ambiente di lavoro
Con i dipendenti che fanno ritorno negli uffici o nelle fabbriche e si ritrovano in spazi comuni, servirà l’uso creativo di nuove tecnologie, politiche e pratiche per garantire la loro sicurezza.
Gli smartphone dei dipendenti, ad esempio, possono sbloccare nuovi modi di interagire con l’ambiente di lavoro. In ufficio, questi dispositivi possono sostituire i badge di accesso e usare sensori di presenza e GPS per rilevare l’accesso e l’uscita dei dipendenti. Un sensore di prossimità che utilizza un LED ad infrarossi e un rilevatore di luce ad infrarossi può verificare la distanza tra il telefono e altri oggetti o persone, aiutando a mantenere una distanza appropriata.
Oggi gli smartphone possono fornire un metodo touchless per prenotare spazi di lavoro e attivare strutture per conferenze. Gli assistenti e i dispositivi intelligenti come Alexa consentiranno di controllare luci e computer, nonché di avviare riunioni, condividere documenti e liberare strutture nel momento in cui i dipendenti escono dalla stanza.
Gli smartphone possono inoltre fornire alle aziende nuove informazioni fondamentali sullo stato di salute e la prossimità dei dipendenti, ma inevitabilmente solleveranno dubbi riguardo alla privacy, come è giusto che sia. Quando le aziende definiscono strategie per l’ambiente di lavoro nella nuova normalità e sfruttano nuove soluzioni, la privacy e la sicurezza dei dati personali dovranno essere considerate attentamente. Quali dati vengono raccolti? In che modo possono e non possono essere usati? Chi può accedervi e in che modo saranno protetti?
Con migliaia di dipendenti in tutto il mondo, DXC Technology sta lavorando per supportare il ritorno dei dipendenti nel luogo di lavoro, offrendo soluzioni innovative quali badge virtuali per consentire l’accesso a mani libere, applicazioni e tecnologie IoT per supportare il distanziamento sociale, la sanificazione degli ambienti e il tracciamento dei contatti.
Anche gli uffici e le fabbriche, con ogni probabilità, avranno un aspetto diverso. Con la riconfigurazione degli spazi negli uffici per garantire il distanziamento sociale, i dipendenti potrebbero non lavorare più a centimetri di distanza. L’hoteling, un tipo di gestione d’ufficio basata sulla prenotazione, dove i lavoratori pianificano l’uso degli spazi di lavoro, potrebbe affermarsi sempre più dato che la presenza in ufficio diventa facoltativa per un numero sempre maggiore di dipendenti.
Fornitore di prodotti medicali gestisce le sale riunioni in modo più semplice e sicuro
Un’azienda globale di forniture medicali doveva semplificare i processi per gestire le sale riunioni in tutta l’azienda. DXC ha implementato un servizio virtuale che riconosce i dipendenti in un ambiente touchless e consente loro di gestire le riunioni tramite i propri dispositivi personali. I dipendenti possono riservare spazi fisici per le riunioni e interagire con i telelavoratori, rendendo il processo più semplice e sicuro e migliorando al contempo l’utilizzo delle strutture.
Ripensare la collaborazione con la virtualizzazione
Le aziende non stanno semplicemente ripensando gli spazi di lavoro: stanno completamente ripensando le esperienze lavorative. La virtualizzazione articolata di tutti questi elementi integrerà tecnologie che i team hanno provato in un contesto aziendale, ma non ancora ampiamente adottate.
Tecnologie più nuove e più coinvolgenti, come la realtà aumentata e la realtà virtuale, hanno avuto un grande sviluppo nel mondo del gaming e saranno presto introdotte nell’ambiente di lavoro. Stiamo inoltre assistendo a un’espansione della tecnologia dei dispositivi indossabili che consente ai clienti di mettere in collegamento in modo sicuro un ingegnere sul campo con un esperto in remoto per ricevere assistenza.
Pensiamo all’esperienza di una tipica conferenza: si interagisce con colleghi e amici, rivolgendosi ai vari partecipanti per conversare. Nelle sale conferenze, si scambiano idee e si collabora con il gruppo in modo organizzato e agevolato.
Esperienze come queste possono essere facilmente replicate in un ambiente 3D virtuale, offrendo ai partecipanti il tipo di esperienza personalizzata che potrebbero aspettarsi in un contesto faccia a faccia. Sia chiaro, non stiamo dicendo che conferenze e riunioni spariranno. Non è così. Ma se, liberati da vincoli geografici, potessimo partecipare a più eventi virtuali e interagire con le persone in modo soddisfacente? Nel breve termine, tecnologie come queste ci aiuteranno a tirare avanti. Nel lungo termine, possono aiutarci a crescere e prosperare.
Far funzionare il lavoro da remoto
Offrire ai dipendenti una scelta e un’esperienza personalizzata può favorire diversi modi di lavorare per coloro che potrebbero non essere pronti a tornare in ufficio. Garantire una certa flessibilità ha dei vantaggi, ma mantenere la produttività e il coinvolgimento dei dipendenti sarà fondamentale.
Agenti di supporto remoto ottengono ottimi risultati
Un importante cliente ha registrato un aumento del 30% del volume delle chiamate e un calo della soddisfazione degli utenti. DXC ha rapidamente acquisito le risorse, il software e l’hardware necessari per consentire agli agenti dell’azienda di lavorare da casa. Assegnando priorità ai chiamanti e adeguando gli orari di lavoro degli agenti, le metriche SLA sono diventate verdi e la soddisfazione dei clienti è salita al 94%.
Le aziende si stanno adeguando. Global Workplace Analytics ha stimato che, se prima del COVID-19 solo il 3,6% circa della forza lavoro lavorava da casa per metà del tempo o più, il 25-30% lavorerà da casa più giorni alla settimana entro la fine del 2021, secondo Kate Lister, presidente di Global Workplace Analytics.
Per anni le aziende si sono preoccupate che il lavoro da remoto avesse un impatto negativo sulla produttività. Ma recentemente hanno capito che, se fatto come si deve, il lavoro da remoto funziona.
Ad esempio, i lavoratori dei contact center, un tempo ospitati in grandi locali suddivisi in box, con i datori di lavoro che ritenevano fosse questo l’ambiente più produttivo, hanno dimostrato di poter lavorare in modo altrettanto efficiente da un ufficio domestico adeguatamente attrezzato. Anche se questo ambiente di lavoro potrebbe essere nuovo per alcuni, esistono molti modi per coinvolgere e motivare i telelavoratori a lavorare con il massimo impegno.
A volte si tratta di riscoprire e adattare una tecnologia che non è nuova, come l’accesso desktop remoto o le videoconferenze. Microsoft Teams, ad esempio, è un ottimo strumento di collaborazione che potrebbe essere approfondito. Nei loro nuovi ruoli, queste tecnologie possono essere usate in molti modi reinventati.
Tuttavia, ci saranno sempre delle problematiche che, se non affrontate, possono comportare scarsa produttività, interruzione dei progetti, mancato rispetto delle scadenze e altro ancora. Adottando le giuste politiche e promuovendo best practice, aumentano le possibilità di riuscire a riconfigurare con successo un nuovo ambiente di lavoro collaborativo. Occorre creare spirito di squadra ove possibile, promuovere la fiducia tra colleghi e investire in apparecchiature di alta qualità, ad esempio cuffie migliori.
DXC estende lo strumento di collaborazione virtuale a più di 60.000 dipendenti
Con una presenza in 70 Paesi, DXC doveva unificare la collaborazione tra dipendenti e cambiare la cultura per creare un ambiente di lavoro più agile e in tempo reale. In una delle più grandi implementazioni al mondo di Microsoft Teams per più di 60.000 dipendenti, il servizio basato su cloud offre maggiore sicurezza, una perfetta integrazione dei dati e una migliore gestione delle conoscenze. I dipendenti lavorano in modo più efficiente e danno impulso ai risultati aziendali.
Un’affidabile connettività è altrettanto importante. Ripensare elementi essenziali come l’infrastruttura di rete per supportare meglio più turni di lavoro al di fuori dell’impresa. Anche la necessità di larghezza di banda per servire clienti esterni e partner è fondamentale.
Le cose potrebbero non essere mai più come prima. Ma quando vengono chiamate in causa, le persone possono cambiare, e cambiano. Lo stiamo facendo ora, abbandonando vecchie abitudini e sviluppando nuove competenze. I processi che sono stati interrotti e infranti possono essere riparati e riprogettati. Le tecnologie, vecchie e nuove, possono essere adattate per consentirci di creare esperienze soddisfacenti, ampliare il nostro raggio d’azione ed espandere la nostra conoscenza. Accogliere il cambiamento può portarci alla resilienza e al successo.
In che modo DXC può aiutare
DXC Technology, leader di mercato nei servizi avanzati per l’ambiente di lavoro digitale, aiuta le imprese a garantire la continuità aziendale e ad implementare nuovi modi di lavorare, connettersi e collaborare.
Supportiamo programmi per un rientro al lavoro sicuro e protetto, una migliore consapevolezza operativa e conformità normativa, nonché una serie di tecnologie, applicazioni e servizi Internet-of-Things (IoT) a mani libere per promuovere la salute e la sicurezza. Scoprite di più sulle opzioni touchless offerte da DXC per il nuovo ambiente di lavoro.
Informazioni sugli autori
Dean Fernandes è vicepresidente di DXC Technology per Workplace and Mobility. Si dedica in particolare all’allineamento di IT e core business, e alla fornitura globale di programmi IT digitali su vasta scala. In precedenza, Dean ha ricoperto posizioni di leadership presso Pearson Education, dove era responsabile di guidare la trasformazione digitale dell’azienda relativamente alla funzione dell’ambiente di lavoro. Dean ha inoltre lavorato presso CSC, ha contribuito a creare il portafoglio MyWorkStyle ed è stato direttore generale della divisione dei servizi applicativi di rete presso Nortel.